Edda Mally, di origine austriaca, studia all’Accademia Belle Arti e all’Università di Vienna per poi frequentare la prestigiosa Scuola di Oskar Kokoschka a Salisburgo. Approfondisce l’arte del mosaico in varie città italiane tra cui Roma e Ravenna. Tiene corsi specialistici sul colore allo IED di Milano e workshop di mosaico e pittura in diverse parti del mondo. Si diploma come IACC Color Designer. È IACC Deputy President International con lezioni sul Colore e Architettura all’Accademia IACC di Salisburgo. I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali in tutto il mondo e sono presenti in collezioni private e pubbliche. Nel 1995 riceve la Medaglia d’Oro dalla Provincia di Styria; nel 2001 il Premio Merito Biennale Firenze; nel 2008 diventa Membro d’onore BEF (Bund Europäischer Farbberater/Designer) e nel 2009 Membro d’onore IACC NA (Intern. Association of Colour Consultants of North America). Pubblica diversi volumi a tema colore, approfondendo diverse pratiche tra cui l’antica arte del mosaico. Nel 2015 Edda Mally riceve - fra le pochissime artiste Belle Arti - la "Grande Croce d’Onore per il Merito della Repubblica Austriaca".

Edda Mally è una personalità molto autorevole e autentica, capace di trasmettere in chi la ascolta grande passione e interesse verso la materia. Le rivolgiamo qualche domanda cercando di capire cosa significa per lei essere una IACC Deputy President International e quali sono i futuri obiettivi dell’Associazione per i prossimi anni.

L’associazione IACC è riconosciuta a livello mondiale. Quali sono le caratteristiche che la qualificano?
IACC è la più antica e autorevole istituzione internazionale finalizzata alla diffusione della cultura progettuale del colore. È presente in 10 Paesi del mondo (Austria, Canada, Germania, Giappone, Italia, Korea, Paesi Bassi, Stati Uniti, Sud Africa e Svizzera) e da 60 anni organizza corsi di alta formazione e promuove il riconoscimento delle figure professionali del Color Consultant e del Colour Designer. Nel 1957 circa 50 professionisti tra architetti, designer, insegnanti, psicologi e ricercatori scientifici appartenenti a 12 nazioni diedero vita a Hilversum, nei Paesi Bassi, all’Associazione Internazionale dei Consulenti Colore (IACC). Al tempo vi era l’assoluta mancanza di una figura professionale specializzata sul tema colore e soprattutto mancava una scuola che facesse formazione basandosi su ricerche scientifiche. Per questo motivo al biologo e psicologo Dott. Heinrich Frieling di Marquartstein (Germania) fu chiesto di creare dei corsi di formazione cromatica che avessero però basi scientifiche e artistiche. Nel 1958 furono realizzati così i primi corsi conosciuti con il nome di Salzburger Seminare für Farbe und Umwelt (Seminari su Colore e Ambiente). Il nostro programma didattico non intende fornire solo le basi per un utilizzo consapevole del colore, ma vuole formare professionisti in grado di applicare tutte le conoscenze interdisciplinari indispensabili per rendere l'ambiente costruito più equilibrato e funzionale, utilizzando differenti materie quali la biologia, il design, la fisica, la medicina, la psicologia, la sociologia, ma soprattutto la filosofia e l'arte. Rispetto ad altri enti ed istituzioni, la formazione di IACC si basa su risultati di ricerche scientifiche e approfondimenti di architettura, sociologia, psicologia, arte, grafica e design; non segue, infatti, trend cromatici o mode/gusti del momento.

Nata nel 2009 IACC Italia ha raggiunto in poco tempo traguardi molto importanti. È così?
Sotto il cappello di IACC International sono riunite diverse associazioni, prima fra tutte l’Accademia IACC di Salisburgo, il centro di fondazione IACC. Nel 1990/1 il nostro già presidente Frank. H. Mahnke fondò i seminari IACC a San Diego e nel 1993/4 a Nagoia City in Giappone e poco dopo anche a Tokyo. I seminari IACC Italia, nati nel gennaio 2011, a Milano, sono tra i più giovani, ma nonostante questo perseguono anche loro con grande forza il disciplinare internazionale volto a valorizzare su tutto il territorio nazionale le attività di ricercatori e progettisti del colore. Chi lavora per conto di IACC deve avere ben chiara la nostra mission, ovvero il benessere dell’uomo! Ogni professionista nel suo operato deve porre al centro dell'interesse l'uomo, il suo benessere, professando e testimoniando come il colore sia un elemento affatto banale, ma un punto di partenza da utilizzare per migliorare il mondo che ci circonda. È un lavoro molto impegnativo e carico di responsabilità, ma alla fine anche molto soddisfacente. È stato dimostrato che il 75% delle malattie sono causate dallo stress. E il colore può fare molto per combattere questi sintomi permettendo di vivere e lavorare in ambienti più equilibrati.

Qual è l’approccio professionale dei consulenti IACC?
All’interno di IACC non esiste una ricetta universale che possiamo insegnare ai nostri studenti. L'argomento colore può essere analizzato da infiniti punti di vista perché comprende molti saperi che vanno dalla filosofia alle scienze naturali, dalla biologia alla medicina, dall'antropologia alla psicologia, dalla fisica alla teoria del colore, dal design all'ergonomia visiva, dall'architettura all'arte. Alcuni studi hanno confermato che la nostra reazione al colore è totale, ci influisce sia psicologicamente che fisiologicamente, quindi considerare il colore come un mero fattore estetico legato al gusto personale è sbagliato e controproducente; e altrettanto errato è seguire passivamente le tendenze del momento. Per formulare un progetto del colore efficace sono necessarie conoscenze umanistiche e scientifiche in grado di guidare il design nella scelta delle tecniche e dei materiali più idonei alla sua realizzazione. Il processo di progettazione si collega con il massimo delle informazioni possibili analizzando diversi fattori: innanzitutto si parte con l’ascolto delle esigenze dell’utente - che può essere un privato o un professionista - , dal contesto abitativo e dai materiali che nella maggior parte dei casi sono già stati scelti dagli architetti. All’interno di IACC tutti gli studi e le applicazioni di colore vengono realizzati a mano, non usiamo il computer. Può sembrare strano nel 2019, ma è proprio questa la nostra forza. Il nostro occhio è più sensibile del computer, percepisce quindi differenti reazioni, ed è per questo che è necessario lavorare con materiali e colori reali.

I corsi organizzati da IACC sono accreditati. Perché costituiscono una risorsa?
Sotto la guida di Frank H. Mahnke, i seminari IACC sono diventati quello che sono oggi: interdisciplinarietà del sapere, attualità, educazione alla visione e sensibilizzazione alle emozioni del colore. Ma anche un rigoroso confronto con la realtà, che ha portato IACC ad essere riconosciuta come uno dei quattro migliori centri di formazione dedicati al colore, in uno studio della Munsell Foundation (USA), condotto a livello mondiale nel 2014-2015. I corsi di IACC costituiscono una risorsa poiché in ogni seminario la forma di apprendimento è molto diretta e pratica. La progettazione non viene fatta utilizzando il computer, ma ogni studente si applica e interagisce direttamente con i materiali con la tecnica del collage e utilizzando i colori, ad esempio acquarelli o acrilici. Questi metodi permettono loro di avvicinarsi fin da subito a quello che sarà poi il risultato finale e quindi ad accorgersi delle proprietà e dell’importanza del colore. Riceviamo ogni giorno richieste da parte di aziende o da professionisti che vogliono partecipare ai seminari organizzati da IACC per apprendere prima ancora che la manualità la conoscenza e il sapere. All’interno dei corsi ci sono una grande varietà di aziende e professionisti, quali grafici, architetti, fashion designer, ottici, imbianchini ecc. Abbiamo avuto anche una imprenditrice occupata nel settore delle case di riposo per anziani. La nostra è una formazione a 360 gradi che tocca davvero tutti i settori, in primis ovviamente quello dell'architettura.

L’incontro a Salisburgo è stato un evento molto importante. Ce lo racconta?
L’8 settembre 2018 abbiamo celebrato il 60º anniversario della Fondazione dei Salzburger Seminare für Farbe und Umwelt (Seminari su Colore e Ambiente). Abbiamo avuto ospiti da tutto il mondo: Austria, Canada, Germania, Italia, Korea, Svizzera e Stati Uniti. La IACC Italia è arrivata in delegazione con 16 membri, era il gruppo più numeroso. È stata una giornata intensa, che mi ha reso particolarmente felice anche perché si è rivelata molto utile a livello di scambi culturali tra paesi diversi. Durante la celebrazione sono state organizzate delle passeggiate guidate al centro vecchio di Salisburgo. Al pomeriggio tre nostri studenti hanno presentato le loro tesi con i temi: Hotel, Colore e Città; la parte vecchia di Innsbruck e Casa di Riposo. Data la particolarità dell’evento, la IACC Salisburgo ha avuto l’onore di celebrare il 60esimo anniversario nella vecchia e illustre Biblioteca e Aula dell’Università, costruita alla fine del 700. In questo spazio Wolfgang Amadeus Mozart, all’età di 7 anni tenne il suo primo concerto di pianoforte. Ad accompagnare la festa, le musiche del compositore di Salisburgo Michael Haydn, il fratello del famoso Josef Haydn e maestro di Mozart come anche musiche di Mozart stesso. Un altro momento commovente della giornata è stato il ricordo in memoria di Frank H. Mahnke. Hanno parlato Arthur Bemis (USA), Massimo Caiazzo (Italia), Cheryl Spina Dudley (Canada) e Toshiya Hashimoto (Giappone). Anche la nostra rappresentante dal Sud Africa, Helen Gurura, ha mandato una lettera molto affettuosa. La giornata si è poi conclusa al così detto “Mozart Dinner”, nella Sala Barocca del monastero St. Peter a Salisburgo. La specialità di questo locale è il menu che contiene ricette originali, così come le musiche di sottofondo suonate da un’orchestra dal vivo con strumenti e vestiti d’epoca che hanno accompagnato gli ospiti per tutta la serata. È stato veramente molto emozionante!

Sono passati 60 anni dalla Fondazione IACC Europe. Come vede il presente, e quale sarà il futuro?
L’incontro IACC Seminario 4 di Salisburgo - l’ultimo del ciclo 2018 - è stato per me un breve, ma importante feed back. Riscontrare così tanto entusiasmo e ricevere così tanti complimenti da parte di tutti gli studenti mi ha fatto veramente un enorme piacere. E ci ha fatto capire che la strada che IACC sta percorrendo è quella giusta. Un momento che mi ha colpito in modo particolare è stata la presentazione del progetto “Flauto Magico” di Mozart. È stato chiesto come esercizio di creare vari scenari e di collaborare in gruppi di 3-4 persone. È stato proprio questo tipo di collaborazione che ha fatto piacere agli studenti: l’esperienza di creare, di sviluppare un tema in gruppo, dalle prime idee fino ad arrivare alla soluzione finale. Alla presentazione dell’esercizio era presente anche un altro docente IACC; è stata per noi una doppia soddisfazione perché la collaborazione creativa è proprio uno degli obiettivi della formazione cromatica di IACC. Riguardo al futuro, la morte inaspettata del Presidente Frank H. Mahnke, ci ha costretto a cambiare la struttura interna della formazione a Salisburgo; abbiamo quindi diviso i vari temi fra più persone, ampliando la rosa interna dei docenti, i quali hanno tutti sostenuto sia l’esame orale che la tesi scritta. Questo ampliamento e divisione dei singoli temi offre anche l’occasione di inserire, passo per passo, una nuova generazione di IACC Colour Designers nel ruolo di docenti. Tanti dei nostri iscritti desiderano tenere delle lezioni personali ai seminari. Durante l’ultimo incontro con i docenti IACC a Salisburgo, abbiamo parlato anche di incrementare ancora di più la parte relativa alla formazione, e di poter creare dei ponti culturali tra le differenti sedi che IACC ha nel mondo. Lo sappiamo tutti che studiare all’estero fa bene. Certamente si dovranno risolvere problemi legati a una questione finanziaria o alla lingua, ma dove c’è volontà esiste anche un modo di risolvere un problema. E vale la pena di sforzarsi perché Colore è più che Decorazione!

MOSTRE PERSONALI:
Austria, China - mostra viaggiante, Pechino, Shanghai e Nanning, Ecuador, Germania, Hong Kong, Italia, Lussemburgo, Città del Messico, Mongolia, Namibia, Serbia, 2 mostre viaggianti in Sudafrica e USA.

    LAVORI PER COLLEZIONI PUBBLICHE:
  • Ministero della Pubblica Istruzione, Arte e Scienze - Vienna, Austria
  • Collezione d’Arte Grafica, Museo Albertina - Vienna, Austria
  • Österreichische Galerie im Oberen Belvedere - Vienna, Austria
  • Comune di Vienna e Fürstenfeld - Austria
  • The Pretoria Art Museum - Pretoria, Sud Africa
  • VR China, Museo Arte Moderna - Pechino, Cina
  • Collezione d’Arte, Bibliotheca Alexandrina – Alessandria d’Egitto, Egitto

    PROGETTAZIONI CROMATICHE PIÙ IMPORTANTI:
  • Spanische Reitschule (Cavalli Bianchi) - Vienna, Austria
  • Scuola di Formazione e uffici della Croce Rossa - Vienna, Austria
  • Centro nuovo Pronto Soccorso della Croce Rossa - Vienna, Austria
  • SOS Villaggio per Bambini - Dornbirn, Austria
  • Casa di Riposo, Bad Hofgastein - Austria
  • Casa di Riposo, Geisa /Fulda - Germania
  • Casa di Riposo Altach - Austria
  • Casa di Riposo Hartberg - Austria
  • Ganahl Project, Riqualificazione quartiere Ganahl, Feldkirch - Austria
  • Progettazione cromatica di nuovi centri urbani Dornbirn, Bludesch e Bregenz - Austria
  • Case private, appartamenti, uffici medici

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