Il colore per Alessandro Mendini
Che ruolo ha il colore nel suo lavoro?
Un progetto è composto da vari linguaggi ritmati fra loro: forme, volumi, decorazioni,
materiali e colori. Tutti concorrono alla lettura dell'oggetto, come fossero alfabeti visivi.
Nel libro "Pulviscoli" che raccoglie molti suoi disegni, scrisse che il suo colore preferito è
il rosa... lo è ancora?
Mi piace molto il colore rosa, forse è il mio preferito. È spesso il colore della nostra pelle,
delle rose e oltre a una storia naturale ha pure una storia Pop.
Le sue preferenze cromatiche personali influenzano le sue scelte nella progettazione?
Mi piace spesso trasgredire le logiche della ergonomia a favore dell'istinto estetico verso certi colori
e accostamenti.
Il suo approccio al colore è cambiato nel tempo? Quali "regole" segue nella progettazione cromatica?
Con il colore il lavoro di istinto si è poi trasformato in una metodologia. Una regola che applico
potrebbe essere quella dell'accostare fra loro i colori con un grado di disarmonia: tendono così a
creare più attenzione. Nonostante l'uso prevalente di certe palette, ogni volta i colori vengono reinventati.
In passato ha detto che per lei "una facciata architettonica è una
pittura a misura di facciata": che valore ha l'aspetto pittorico nella riqualificazione di un edificio?
Considero le superfici architettoniche, le facciate e anche le pareti interne, come fossero dei quadri
molto grandi da dipingere. La parola "pittura" applicata all'architettura esprime un preciso atteggiamento.
Crede che sia possibile riqualificare un contesto urbano degradante solo per mezzo di un
progetto cromatico?
Si, in un contesto urbano degradato il progetto del colore può avere un grande valore energetico
e rigenerante, come è dimostrato da molti esempi.
Che ruolo ha avuto il colore nel progetto di recupero di tre aree industriali con edifici
commerciali, uffici e residenze a Milano Bovisa realizzato dall'Atelier Mendini?
Dati i limiti schematici e volumetrici in cui gli edifici da noi fatti a Milano Bovisa dovevano
essere tenuti, l'uso di lucide facciate di vetri colorati è stato un elemento determinante. Si
sono scelti alcuni colori e si è applicato il concetto di variare il colore delle facciate da uno
spigolo all'altro, per ottenere un effetto a girandola.
Se oggi dovesse scegliere un edificio, un'area o un quartiere di Milano da riqualificare
cromaticamente quale sceglierebbe?
Sceglierei uno degli storici grandi quartieri popolari periferici, che il tempo e l'incuria hanno
molto deteriorato: il Gallaratese oppure il Missaglia.
In questo momento storico c'è gran "fame" e desiderio di colore, che cosa direbbe a un
giovane che si affaccia oggi sul mondo del design?
L'interesse all'uso del colore è proporzionale al desiderio e al bisogno di felicità. Un giovane
dovrebbe trovare nelle scuole una materia importante e autonoma che governi questo insegnamento.