Promuovere la cultura progettuale del colore come strumento efficace ed economicamente vantaggioso di riqualificazione ambientale e supporto ad ogni tipo di attività umana, per la vivibilità degli ambienti e il benessere delle persone. È questo l'obiettivo che da sempre persegue IACC organizzando corsi di formazione altamente specializzati per progettisti e consulenti del colore che operano nell'ambito dell'architettura, del design e in tutti i settori in cui la cultura progettuale del colore riveste un ruolo fondamentale. Una mission davvero molto sentita da parte di tutta la comunità e che ha permesso di celebrare lo scorso 8 settembre nella sede dell'Universitätsplatz a Salisburgo i primi 60 anni di formazione alla presenza di Edda Mally Presidente IACC Europa, Massimo Caiazzo Presidente IACC Italia e Vice-Presidente IACC International, e Nello Marelli Vice-Presidente IACC Italia e di 6 delegazioni provenienti da tutto il mondo.

"Il colore non è soltanto un elemento decorativo. L'integrazione tra l'uomo e lo spazio che lo circonda determina le condizioni ambientali favorevoli per vivere e lavorare in contesti cromaticamente equilibrati" - spiega il Presidente IACC Italia Massimo Caiazzo. "Tutti i giorni veniamo bombardati da una moltitudine di messaggi e immagini. Per questo motivo un progettista del colore non può limitarsi ad imporre il proprio punto di vista, o seguire la moda del momento, ma deve sempre considerare la reazione umana al colore - anche in rapporto alla luce - nell'ambito di diverse discipline come la fisiologia, la neuropsicologia, la psicologia, l'ergonomia visiva, fino alla psicosomatica". - conclude il Presidente Caiazzo.

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